In questa pagina tratteremo l’abbassamento dell’udito non accompagnato da dolore.
Cosa fare in caso di un abbassamento dell’udito?
Di fronte a un abbassamento dell’udito dobbiamo chiederci “da quanto tempo sento di meno?”:
- ore/giorni
- mesi/anni.
In entrambi i casi è necessario rivolgersi al medico.
Tuttavia, se l’abbassamento uditivo è stato improvviso e soprattutto se riguarda un solo orecchio, bisogna recarsi subito dal proprio medico di medicina generale o otorinolaringoiatra di fiducia che valuteranno lo stato di salute dell’orecchio e la necessità e la tempistica di una cura.
Se riguarda un solo orecchio ed è improvviso, bisogna andare SUBITO dal medico
Quali sono le cause più comuni di un abbassamento uditivo improvviso?
- Tappo di cerume
- Otite catarrale: infiammazione dell’orecchio con accumulo di muco all’interno
- Trauma da rumore conseguente all’esposizione a un rumore forte come un petardo, uno sparo, la musica ad altissimo volume ad un concerto
- Sordità improvvisa: termine tecnico che identifica una malattia vera e propria ed è un’urgenza medica, in quanto la sua risoluzione dipende dal tempo in cui è somministrata la cura.
Che cos’è la “Sordità Improvvisa”?
La sordità improvvisa è una malattia caratterizzata da un abbassamento dell’udito che si sviluppa in meno di 3 giorni e riguarda in genere un solo orecchio. Colpisce a ogni età, ma è più frequente tra i 40 e i 50 anni.
L’orecchio è apparentemente sano, perché il danno è in profondità sul nervo uditivo.
Le cause più frequenti sono:
- Infezioni virali come, ad esempio, Herpes, morbillo, raffreddore
- Disturbi circolatori
- Malattie autoimmuni
- Alcuni tumori come il neurinoma del nervo acustico (tumore benigno che colpisce il nervo dell’udito)
I sintomi associati all’abbassamento dell’udito posso essere: acufene o rumori insoliti nell’orecchio, rimbombo della propria voce (autofonia) e capogiri.
Cosa fare in caso di un abbassamento uditivo improvviso?
Se l’udito si è abbassato improvvisamente (ore-giorni) è importante andare subito dal medico di base o dal proprio otorinolaringoiatra di fiducia che valuteranno lo stato di salute dell’orecchio. Il medico di base indicherà la necessità e l’urgenza di una visita otorinolaringoiatrica.
La sordità improvvisa deve essere valutata il prima possibile, al massimo entro 2-3 giorni dalla comparsa del disturbo, il risultato del trattamento, infatti, è legato all’inizio precoce della cura.
In caso di tappo di cerume o di otite catarrale, un’accurata visita otorinolaringoiatrica è sufficiente a porre una diagnosi e una terapia.
In caso di “sordità improvvisa”, l’orecchio appare sano alla visita, quindi, l’otorinolaringoiatra esegue un esame dell’udito (esame audiometrico) per evidenziare l’abbassamento uditivo e la sua entità.
A seconda dei casi possono poi essere necessari:
- un’impedenzometria esame che valuta la salute del timpano
- un’endoscopia nasale
- indagini radiologiche: Tomografia computerizzata dell'orecchio o risonanza magnetica della testa
- esami del sangue
Come si cura un abbassamento dell’udito improvviso?
La cura dipende dalla causa.
Il tappo di cerume nella gran parte dei casi può essere rimosso nel corso della visita otorinolaringoiatrica mediante lavaggio dell’orecchio, aspirazione o strumenti dedicati.
L’otite catarrale necessita di un trattamento a base di antibiotici, mucolitici e antinfiammatori (cortisone e altri) per bocca da associare a decongestionanti e antinfiammatori nasali.
Per la sordità improvvisa spesso non è possibile identificare una causa precisa, la terapia in questi casi è a base di corticosteroidi per bocca o per via endovenosa, associati talvolta a farmaci diuretici. L’esame dell’udito è ripetuto a distanza di 7-10 giorni e in caso di mancato miglioramento è possibile ricorrere all’ossigenoterapia iperbarica. Il risultato del trattamento è dipendente dal tempo: prima si comincia, più è probabile avere un recupero completo dell’udito. Nel 75% dei pazienti trattati si ha un recupero parziale o totale della capacità uditiva, nel 25% invece nonostante la terapia il danno è permanente.
Quali sono le cause di un abbassamento uditivo lento e progressivo?
Anche per l’abbassamento uditivo lento e progressivo le cause possono essere molte:
Età: in questo caso l'abbassamento uditivo si manifesta dopo i 50-60 anni come ridotta capacità di percepire i suoni acuti, ad esempio il campanello di casa o la suoneria del cellulare. Con il passare degli anni compare una difficoltà a comprendere le parole, descritta come “sento il suono ma non capisco”. Questa difficoltà di interazione porta a un progressivo isolamento rispetto al mondo esterno con invecchiamento cognitivo precoce e depressione.
Persone affette da sordità grave hanno un rischio 5 volte più elevato di sviluppare un deficit cognitivo.
Esposizione cronica a rumore soprattutto in ambito professionale. Il danno da rumore è dato sia da un’esposizione prolungata a rumori forti, sia da un’esposizione breve a rumori fortissimi.
Colpisce entrambe le orecchie in genere allo stesso modo.
Nei paesi industrializzati è la seconda causa di abbassamento dell’udito, dopo l’invecchiamento
Otosclerosi: è una malattia, in molti casi familiare, tipica delle donne giovani (20-40 anni) che porta a un ridotto movimento degli ossicini dell’orecchio con conseguente graduale abbassamento uditivo. Inizia da un solo orecchio ma nella gran parte dei casi diventa bilaterale.
Si manifesta con un abbassamento uditivo che compare lentamente, raramente associato ad acufeni o vertigini.
Peggiora in gravidanza e allattamento
Otiti croniche non correttamente curate possono determinare un danno uditivo permanente per distruzione delle strutture dell’orecchio cioè timpano e ossicini oppure per danno del nervo dell’udito.
Alcuni farmaci chemioterapici o antibiotici somministrati endovena per infezioni gravi possono danneggiare il nervo dell'udito.
Cosa fare in caso di un abbassamento uditivo lento e progressivo?
È importante recarsi dal proprio otorinolaringoiatra di fiducia e non trascurare il problema pensando “mi sono abituato”.
I rischi della sordità sono infatti sottovalutati e poco conosciuti. Un abbassamento uditivo non curato porta isolamento sociale con conseguente perdita di indipendenza, frustrazione e ansia, depressione, fino alla comparsa di una demenza senile precoce.
Come si cura un abbassamento dell’udito lento e progressivo?
La cura dipende dalla causa.
Un abbassamento uditivo legato all’età, all’uso di farmaci tossici per l’orecchio o al rumore si cura applicando una protesi acustica. La protesi non consente di recuperare l’udito perso ma evita che il paziente si isoli rispetto al mondo esterno.
I pazienti affetti da otosclerosi possono scegliere tra terapia conservativa o chirurgia. La terapia conservativa si basa sull’utilizzo di una protesi acustica e su farmaci che rallentano/bloccano l’evoluzione della malattia, ma non consento un recupero uditivo.
La terapia chirurgica (stapedotomia) prevede la parziale rimozione di un ossicino malato all’orecchio e la sua sostituzione con una microprotesi consentendo in un’alta percentuale dei casi un buon recupero uditivo.
Le otiti croniche a seconda dei casi possono necessitare di un trattamento farmacologico prolungato o di un intervento chirurgico per eliminare la fonte di infezione e successivamente di una protesizzazione acustica per migliorare l’udito residuo.
FAQ sull'abbassamento uditivo
Tutti le persone esposte a forti rumori per lunghi periodi diventano sorde?
Non tutte le persone esposte a rumore sviluppano un danno, poichè esiste una suscettibilità individuale che cambia da persona a persona. Inoltre, il danno può consistere in un abbassamento dell’udito, non necessariamente nella sordità. Entrambi gli esiti hanno comunque un impatto importante sulla qualità di vita di coloro che ne sono colpiti.
In che cosa consiste una visita per valutare la perdita progressiva dell’udito?
Durante la visita, l’otorinolaringoiatra valuta approfonditamente lo stato di salute di orecchie, naso, bocca, gola e ricerca un eventuale ingrossamento delle ghiandole del collo. In alcuni casi può essere necessaria un’endoscopia nasale.
Il tipo di abbassamento uditivo e la sua entità sono poi valutati mediante:
- un esame dell’udito (esame audiometrico)
- un’impedenzometria, esame che valuta la salute del timpano.
A seconda dei casi possono poi essere necessari:
- indagini radiologiche come TC o Risonanza Magnetica
- esami del sangue
Quali sono i motivi per utilizzare l’apparecchio acustico?
Ancora oggi, purtroppo, nell’immaginario collettivo, l’apparecchio acustico è associato a vecchiaia, invalidità, problemi cognitivi…perciò molte persone lo rifiutano.
I rischi della sordità, tuttavia, sono sottovalutati e poco conosciuti:
- Disagio a stare in mezzo agli altri per la difficoltà a partecipare alle conversazioni
- isolamento e perdita progressiva delle proprie autonomie
- tristezza, frustrazione fino a una vera e propria depressione
- demenza senile precoce: il cervello poco stimolato si impigrisce e invecchia prima del tempo
Utilizzare un apparecchio acustico, significa sentire meglio.
Ma cosa vuol dire “sentire meglio”?
- Migliori prestazioni lavorative con attiva partecipazione a riunioni e momenti di socializzazione, più concentrazione e meno stanchezza
- Adeguata percezione dell’ambiente esterno con più sicurezza in ogni situazione, pensiamo agli spostamenti in una città trafficata
- Mantenimento di una vita attiva e della propria indipendenza
- Buona capacità di interazione e di conseguenza buona qualità di vita lavorativa, sociale e familiare.
Che cos’è l’esame dell’udito?
L’esame dell’udito o esame audiometrico serve a quantificare quanto “sente” il paziente cioè la sua capacità uditiva. È indolore e dura circa 10-15 minuti.
Il medico invia al paziente tramite delle cuffie diversi suoni più o meno forti e il paziente deve dire quando li sente premendo un pulsante o alzando la mano.
Che cos’è l’impedenzometria?
È l’esame che valuta la salute del timpano e la presenza di eventuale catarro all’interno dell’orecchio. Consiste nell’indossare una cuffia su un orecchio e inserire all’interno dell’altro un tappino di gomma morbida. È un esame rapido (2-3 minuti), non è doloroso e può essere eseguito a qualunque età.