Che cosa sono i polipi nasali?
I polipi nasali sono formazioni benigne, morbide a forma di goccia, che si sviluppano all’interno del naso e dei seni paranasali. Nella gran parte dei casi sono multipli e interessano entrambe le narici.
Crescono lentamente ma progressivamente senza causare dolore e se non curati possono arrivare ad occupare interamente le fosse nasali rendendo impossibile la respirazione attraverso il naso.
La poliposi nasale, inoltre, anche se correttamente trattata, ha una frequente tendenza alla recidiva e per questo impatta in maniera significativa sulla qualità di vita dei pazienti affetti.
Colpisce fino al 2% della popolazione, in particolare gli uomini sopra i quarant’anni.
Quali sono le cause della poliposi nasale?
Il meccanismo che porta alla formazione dei polipi nasali non è ancora del tutto chiarito.
Quello che sappiamo è che si sviluppano a partire da un’infiammazione cronica di naso e seni paranasali (sinusite cronica) e di tutta la via respiratoria, associata a una predisposizione genetica della persona.
Non tutti i pazienti affetti da sinusite cronica infatti sviluppano polipi nasali.
E’ più frequente nei pazienti con allergie respiratorie (pollini, acari della polvere, muffe...) e nei pazienti asmatici.
Infine, forme particolarmente serie di poliposi nasale si sviluppano in presenza di malattie genetiche che interessano il naso come la fibrosi cistica o che indeboliscono il sistema immunitario.
Quali sono i sintomi della poliposi nasale?
Nelle prime fasi, quando i polipi nasali sono di piccole dimensioni, la malattia può essere del tutto asintomatica. Poi compaiono gradualmente:
- congestione nasale e naso chiuso
- secrezioni nasali acquose abbondanti che colano anteriormente o percepite come scolo posteriore dal naso verso la gola
- scomparsa dell’olfatto e riduzione del gusto
- voce nasale
- tosse soprattutto notturna per scolo posteriore delle secrezioni
- dolore al viso e mal di testa
La poliposi nasale può andare incontro a frequenti sovrainfezioni (batteri, virus e funghi) con peggioramento acuto dei disturbi.
Nelle fasi successive, se non correttamente trattata la poliposi nasale porta allo sviluppo di patologie delle basse vie respiratorie quali asma e bronchiti ricorrenti in pazienti che non ne hanno mai sofferto o le peggiorano se già presenti, riducendo la risposta alle cure.
In relazione a frequenza e gravità delle recidive la poliposi nasale ha un grande impatto sulla qualità di vita del paziente portando spesso ad alterazioni e limitazioni delle abitudini quotidiane.
Come si fa la diagnosi?
Per fare diagnosi di poliposi nasale è necessaria un’accurata visita otorinolaringoiatrica completata da un’endoscopia nasale.
E’ poi indicata l’esecuzione di una Tomografia Computerizzata (TC) del massiccio facciale per studiare la sede e l’estensione dei polipi, l’anatomia dei seni paranasali e le altre possibili cause di ostruzione.
In casi selezionati può essere utile un approfondimento mediante Risonanza Magnetica del massiccio facciale.
Infine una valutazione allergologica e pneumologica possono completare l’inquadramento del paziente se si sospetta la compresenza di allergia e asma.
Nei casi di poliposi atipiche o sospette è necessaria una biopsia del polipo con esame istologico prima o nel corso dell’intervento chirurgico.
Come si curano?
La poliposi nasale è nota per essere una patologia cronica con tendenza alla recidiva nonostante le terapie. Spesso i pazienti devono sottoporsi a ripetuti interventi chirurgici con forte impatto sulla qualità di vita.
La terapia medica e l’adozione di opportune misure di “buona salute nasale” sono il primo step terapeutico.
La terapia medica si basa su:
- terapia cortisonica locale, per bocca o intramuscolo a seconda dell’entità della patologia
- terapia antibiotica in caso riacutizzazione di sinusite cronica
- trattamento farmacologico specifico di allergia e asma
In caso di mancata riposta a terapia medica o alla compresenza di anomalie anatomiche è indicato intervento chirurgico di FESS (Functional Endoscopic Sinus Surgery) cioè chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali eventualmente associato a settoplastica (correzione della deviazione del setto nasale) e turbinonoplastica (riduzione volumetrica dei turbinati inferiori).
Recentemente è stato autorizzato il trattamento con farmaci biologici per pazienti con poliposi nasale grave. Agiscono selettivamente sull’infiammazione. Hanno una buona risposta a lungo termine e scarsi effetti collaterali.
FAQ sui Polipi nasali
Cosa sono e a che cosa servono i seni paranasali?
I seni paranasali sono delle cavità piene di aria che si trovano nello spessore delle ossa del viso e comunicano con l’interno del naso attraverso piccoli canali che consentono l’entrata di aria e la fuoriuscita di muco.
Presentano lo stesso rivestimento che si trova all’interno nel naso, la mucosa nasale, e partecipano a tutte le sue funzioni: filtrano, umidificano, riscaldano l’aria per essere respirata e in più offrono protezione contro germi e batteri provenienti dall’esterno. In sostanza sono un “prolungamento” del naso sia dal punto di vista strutturale che della funzione.
I seni paranasali, inoltre, fungono da cassa di risonanza per la voce e alleggeriscono il peso delle ossa del viso. Se queste ossa fossero piene sarebbe molto faticoso mantenere la testa sollevata.
I seni paranasali si trovano:
- Dietro il naso = seni etmoidali
- Sotto gli occhi = seni mascellari
- Sopra gli occhi = seni frontali
- In profondità al centro della testa = seni sfenoidali
I polipi nasali possono essere maligni?
I polipi nasali sono una patologia benigna che non può trasformarsi in maligna.
Il naso e i seni paranasali tuttavia possono essere sede di tumori maligni che nelle prime fasi presentano sintomi generici, molto simili a quelli di sinusite cronica e poliposi nasale.
I tumori maligni del naso e dei seni paranasali sono una patologia rara, costituiscono l’1% di tutti i tumori, tuttavia è molto importante sottoporsi a una visita otorinolaringoiatrica in caso di:
- Naso chiuso da una parte sola
- Secrezioni nasali costantemente screziate di sangue, soprattutto se da una sola narice
- Alterazioni di sensibilità/anestesia della pelle del viso (ad esempio insensibilità alle scalfitture prodotte nel radersi)
- Caduta spontanea di denti superiori
Quali abitudini contribuiscono alla salute del nostro naso?
- Creare un ambiente salubre: umidificare/deumidificare degli ambienti di casa, in particolare la camera da letto, evitare temperature troppo elevate
- Manutenzione dei sistemi di condizionamento/pompe di calore
- Accurata igiene ambientale (lavare frequentemente tappeti, piumini, tende, peluches o dove possibile ridurli/eliminarli, abolire la moquette, preferire materiali sintetici per cuscini e materassi)
- Evitare fumo di sigaretta
- Evitare esposizione a polveri e altre sostanze irritanti